Uno spettacolo/performance di letture con musiche cartacee ed elettroniche, parole sonanti e scaffalature vibranti.
La biblioteca attraverso i testi di grandi scrittori, da Eco a a Twain, da Cavazzoni a Borges diventa un rifugio, un luogo da scoprire, una risorsa di senso, ma anche un vero ambiente aperto, e sonoro.
Paradiso del lettore o inferno del bibliotecario?

I due bibliotecari precari la perlustrano in lungo e in largo, come in un viaggio dentro le meraviglie del tempo. Un invito a tutti, anche a chi non vuole leggere. A venire a mettere il naso, allungare l’orecchio, gettare l’occhio. Scoprendo che con i libri si può anche giocare, suonare, inventare.
La biblioteca non è pericolosa come sembra.

Il libro è uno “strumento” che diventa parte dell’azione musicale messa in scena (viene utilizzato per eseguire canzoni, esperimenti audio-poetici, sonorizzazioni cartacee).
Lo spettacolo è per tutti, e prevede argomenti divertenti e comici, ma anche poetici e profondi, per bambini e adulti di ogni età. Tra le righe si sentiranno risuonare note su temi importanti, come lo scambio tra le culture, la biodiversità (non solo letteraria), la cura dell’ambiente, l’integrazione, le scelte alimentari, l’animalismo creativo. Sono tutti argomenti stipati nella nostra mente, che “è come una biblioteca”.

E dato che il motto è “quello che si prende si rende” si spera che chi uscirà con un sorriso dalla biblioteca ci ritorni con lo stesso sorriso.

Uno spettacolo/performance di letture con musiche cartacee ed elettroniche, parole sonanti e scaffalature vibranti.
La biblioteca attraverso i testi di grandi scrittori, da Eco a a Twain, da Cavazzoni a Borges diventa un rifugio, un luogo da scoprire, una risorsa di senso, ma anche un vero ambiente aperto, e sonoro.
Paradiso del lettore o inferno del bibliotecario?

I due bibliotecari precari la perlustrano in lungo e in largo, come in un viaggio dentro le meraviglie del tempo. Un invito a tutti, anche a chi non vuole leggere. A venire a mettere il naso, allungare l’orecchio, gettare l’occhio. Scoprendo che con i libri si può anche giocare, suonare, inventare.
La biblioteca non è pericolosa come sembra.

Il libro è uno “strumento” che diventa parte dell’azione musicale messa in scena (viene utilizzato per eseguire canzoni, esperimenti audio-poetici, sonorizzazioni cartacee).
Lo spettacolo è per tutti, e prevede argomenti divertenti e comici, ma anche poetici e profondi, per bambini e adulti di ogni età. Tra le righe si sentiranno risuonare note su temi importanti, come lo scambio tra le culture, la biodiversità (non solo letteraria), la cura dell’ambiente, l’integrazione, le scelte alimentari, l’animalismo creativo. Sono tutti argomenti stipati nella nostra mente, che “è come una biblioteca”.

E dato che il motto è “quello che si prende si rende” si spera che chi uscirà con un sorriso dalla biblioteca ci ritorni con lo stesso sorriso.

Uno spettacolo/performance di letture con musiche cartacee ed elettroniche, parole sonanti e scaffalature vibranti.
La biblioteca attraverso i testi di grandi scrittori, da Eco a a Twain, da Cavazzoni a Borges diventa un rifugio, un luogo da scoprire, una risorsa di senso, ma anche un vero ambiente aperto, e sonoro.
Paradiso del lettore o inferno del bibliotecario?

I due bibliotecari precari la perlustrano in lungo e in largo, come in un viaggio dentro le meraviglie del tempo. Un invito a tutti, anche a chi non vuole leggere. A venire a mettere il naso, allungare l’orecchio, gettare l’occhio. Scoprendo che con i libri si può anche giocare, suonare, inventare.
La biblioteca non è pericolosa come sembra.

Il libro è uno “strumento” che diventa parte dell’azione musicale messa in scena (viene utilizzato per eseguire canzoni, esperimenti audio-poetici, sonorizzazioni cartacee).
Lo spettacolo è per tutti, e prevede argomenti divertenti e comici, ma anche poetici e profondi, per bambini e adulti di ogni età. Tra le righe si sentiranno risuonare note su temi importanti, come lo scambio tra le culture, la biodiversità (non solo letteraria), la cura dell’ambiente, l’integrazione, le scelte alimentari, l’animalismo creativo. Sono tutti argomenti stipati nella nostra mente, che “è come una biblioteca”.

E dato che il motto è “quello che si prende si rende” si spera che chi uscirà con un sorriso dalla biblioteca ci ritorni con lo stesso sorriso.

Uno spettacolo/performance di letture con musiche cartacee ed elettroniche, parole sonanti e scaffalature vibranti.
La biblioteca attraverso i testi di grandi scrittori, da Eco a a Twain, da Cavazzoni a Borges diventa un rifugio, un luogo da scoprire, una risorsa di senso, ma anche un vero ambiente aperto, e sonoro.
Paradiso del lettore o inferno del bibliotecario?

I due bibliotecari precari la perlustrano in lungo e in largo, come in un viaggio dentro le meraviglie del tempo. Un invito a tutti, anche a chi non vuole leggere. A venire a mettere il naso, allungare l’orecchio, gettare l’occhio. Scoprendo che con i libri si può anche giocare, suonare, inventare.
La biblioteca non è pericolosa come sembra.

Il libro è uno “strumento” che diventa parte dell’azione musicale messa in scena (viene utilizzato per eseguire canzoni, esperimenti audio-poetici, sonorizzazioni cartacee).
Lo spettacolo è per tutti, e prevede argomenti divertenti e comici, ma anche poetici e profondi, per bambini e adulti di ogni età. Tra le righe si sentiranno risuonare note su temi importanti, come lo scambio tra le culture, la biodiversità (non solo letteraria), la cura dell’ambiente, l’integrazione, le scelte alimentari, l’animalismo creativo. Sono tutti argomenti stipati nella nostra mente, che “è come una biblioteca”.

E dato che il motto è “quello che si prende si rende” si spera che chi uscirà con un sorriso dalla biblioteca ci ritorni con lo stesso sorriso.

Uno spettacolo/performance di letture con musiche cartacee ed elettroniche, parole sonanti e scaffalature vibranti.
La biblioteca attraverso i testi di grandi scrittori, da Eco a a Twain, da Cavazzoni a Borges diventa un rifugio, un luogo da scoprire, una risorsa di senso, ma anche un vero ambiente aperto, e sonoro.
Paradiso del lettore o inferno del bibliotecario?

I due bibliotecari precari la perlustrano in lungo e in largo, come in un viaggio dentro le meraviglie del tempo. Un invito a tutti, anche a chi non vuole leggere. A venire a mettere il naso, allungare l’orecchio, gettare l’occhio. Scoprendo che con i libri si può anche giocare, suonare, inventare.
La biblioteca non è pericolosa come sembra.

NOTE

Il libro è uno “strumento” che diventa parte dell’azione musicale messa in scena (viene utilizzato per eseguire canzoni, esperimenti audio-poetici, sonorizzazioni cartacee).
Lo spettacolo è per tutti, e prevede argomenti divertenti e comici, ma anche poetici e profondi, per bambini e adulti di ogni età. Tra le righe si sentiranno risuonare note su temi importanti, come lo scambio tra le culture, la biodiversità (non solo letteraria), la cura dell’ambiente, l’integrazione, le scelte alimentari, l’animalismo creativo. Sono tutti argomenti stipati nella nostra mente, che “è come una biblioteca”.

E dato che il motto è “quello che si prende si rende” si spera che chi uscirà con un sorriso dalla biblioteca ci ritorni con lo stesso sorriso.

Uno spettacolo/performance di letture con musiche cartacee ed elettroniche, parole sonanti e scaffalature vibranti.
La biblioteca attraverso i testi di grandi scrittori, da Eco a a Twain, da Cavazzoni a Borges diventa un rifugio, un luogo da scoprire, una risorsa di senso, ma anche un vero ambiente aperto, e sonoro.
Paradiso del lettore o inferno del bibliotecario?

I due bibliotecari precari la perlustrano in lungo e in largo, come in un viaggio dentro le meraviglie del tempo. Un invito a tutti, anche a chi non vuole leggere. A venire a mettere il naso, allungare l’orecchio, gettare l’occhio. Scoprendo che con i libri si può anche giocare, suonare, inventare.
La biblioteca non è pericolosa come sembra.

Il libro è uno “strumento” che diventa parte dell’azione musicale messa in scena (viene utilizzato per eseguire canzoni, esperimenti audio-poetici, sonorizzazioni cartacee).
Lo spettacolo è per tutti, e prevede argomenti divertenti e comici, ma anche poetici e profondi, per bambini e adulti di ogni età. Tra le righe si sentiranno risuonare note su temi importanti, come lo scambio tra le culture, la biodiversità (non solo letteraria), la cura dell’ambiente, l’integrazione, le scelte alimentari, l’animalismo creativo. Sono tutti argomenti stipati nella nostra mente, che “è come una biblioteca”.

E dato che il motto è “quello che si prende si rende” si spera che chi uscirà con un sorriso dalla biblioteca ci ritorni con lo stesso sorriso.

Uno spettacolo/performance di letture con musiche cartacee ed elettroniche, parole sonanti e scaffalature vibranti.
La biblioteca attraverso i testi di grandi scrittori, da Eco a a Twain, da Cavazzoni a Borges diventa un rifugio, un luogo da scoprire, una risorsa di senso, ma anche un vero ambiente aperto, e sonoro.
Paradiso del lettore o inferno del bibliotecario?

I due bibliotecari precari la perlustrano in lungo e in largo, come in un viaggio dentro le meraviglie del tempo. Un invito a tutti, anche a chi non vuole leggere. A venire a mettere il naso, allungare l’orecchio, gettare l’occhio. Scoprendo che con i libri si può anche giocare, suonare, inventare.
La biblioteca non è pericolosa come sembra.

Il libro è uno “strumento” che diventa parte dell’azione musicale messa in scena (viene utilizzato per eseguire canzoni, esperimenti audio-poetici, sonorizzazioni cartacee).
Lo spettacolo è per tutti, e prevede argomenti divertenti e comici, ma anche poetici e profondi, per bambini e adulti di ogni età. Tra le righe si sentiranno risuonare note su temi importanti, come lo scambio tra le culture, la biodiversità (non solo letteraria), la cura dell’ambiente, l’integrazione, le scelte alimentari, l’animalismo creativo. Sono tutti argomenti stipati nella nostra mente, che “è come una biblioteca”.

E dato che il motto è “quello che si prende si rende” si spera che chi uscirà con un sorriso dalla biblioteca ci ritorni con lo stesso sorriso.

Uno spettacolo/performance di letture con musiche cartacee ed elettroniche, parole sonanti e scaffalature vibranti.
La biblioteca attraverso i testi di grandi scrittori, da Eco a a Twain, da Cavazzoni a Borges diventa un rifugio, un luogo da scoprire, una risorsa di senso, ma anche un vero ambiente aperto, e sonoro.
Paradiso del lettore o inferno del bibliotecario?

I due bibliotecari precari la perlustrano in lungo e in largo, come in un viaggio dentro le meraviglie del tempo. Un invito a tutti, anche a chi non vuole leggere. A venire a mettere il naso, allungare l’orecchio, gettare l’occhio. Scoprendo che con i libri si può anche giocare, suonare, inventare.
La biblioteca non è pericolosa come sembra.

Il libro è uno “strumento” che diventa parte dell’azione musicale messa in scena (viene utilizzato per eseguire canzoni, esperimenti audio-poetici, sonorizzazioni cartacee).
Lo spettacolo è per tutti, e prevede argomenti divertenti e comici, ma anche poetici e profondi, per bambini e adulti di ogni età. Tra le righe si sentiranno risuonare note su temi importanti, come lo scambio tra le culture, la biodiversità (non solo letteraria), la cura dell’ambiente, l’integrazione, le scelte alimentari, l’animalismo creativo. Sono tutti argomenti stipati nella nostra mente, che “è come una biblioteca”.

E dato che il motto è “quello che si prende si rende” si spera che chi uscirà con un sorriso dalla biblioteca ci ritorni con lo stesso sorriso.

Uno spettacolo/performance di letture con musiche cartacee ed elettroniche, parole sonanti e scaffalature vibranti.
La biblioteca attraverso i testi di grandi scrittori, da Eco a a Twain, da Cavazzoni a Borges diventa un rifugio, un luogo da scoprire, una risorsa di senso, ma anche un vero ambiente aperto, e sonoro.
Paradiso del lettore o inferno del bibliotecario?

I due bibliotecari precari la perlustrano in lungo e in largo, come in un viaggio dentro le meraviglie del tempo. Un invito a tutti, anche a chi non vuole leggere. A venire a mettere il naso, allungare l’orecchio, gettare l’occhio. Scoprendo che con i libri si può anche giocare, suonare, inventare.
La biblioteca non è pericolosa come sembra.

Il libro è uno “strumento” che diventa parte dell’azione musicale messa in scena (viene utilizzato per eseguire canzoni, esperimenti audio-poetici, sonorizzazioni cartacee).
Lo spettacolo è per tutti, e prevede argomenti divertenti e comici, ma anche poetici e profondi, per bambini e adulti di ogni età. Tra le righe si sentiranno risuonare note su temi importanti, come lo scambio tra le culture, la biodiversità (non solo letteraria), la cura dell’ambiente, l’integrazione, le scelte alimentari, l’animalismo creativo. Sono tutti argomenti stipati nella nostra mente, che “è come una biblioteca”.

E dato che il motto è “quello che si prende si rende” si spera che chi uscirà con un sorriso dalla biblioteca ci ritorni con lo stesso sorriso.