Plantasia è un mondo inesplorato per la maggior parte di noi.
Una dimensione alternativa nella quale inconsapevolmente viviamo; perfettamente mimetizzata nella quotidianità e quasi sempre invisibile ai nostri occhi nonostante rappresenti la quasi totalità della biomassa terrestre.
É la condizione imprescindibile della Vita: senza l’attività che viene svolta in Plantasia, il pianeta Terra non sarebbe diverso dagli altri pianeti non idonei alla Vita della nostra galassia.
Non ha mai reso conto di nulla ma lavora sempre per garantirci aria, cibo ed energia;
E noi non abbiamo mai ringraziato.
Ultimamente però stiamo ricevendo messaggi inequivocabili: siccità, eventi climatici estremi e temperature anomale sembrano proprio volerci dire: “così non va bene!”
Lo sfruttamento intensivo delle risorse, la sovrappopolazione e sopratutto l’enorme quantità di Co2 che produciamo come scarto di qualsiasi attività umana, rende sempre più insostenibile il lavoro di fotosintesi che devono svolgere i membri per eccellenza di Plantasia, le piante e gli alberi.
Perché Plantasia è il Mondo Vegetale: ci circonda quasi ovunque, ma raramente ci fermiamo a dedicargli un pensiero e mai ci è venuto in mente di ringraziare un platano per il semplice fatto di esistere e di donarci la vita!
Il nostro viaggio attraverso Plantasia è quindi una dichiarazione d’amore e riconoscenza, ma soprattutto un momento per diffondere conoscenza e consapevolezza nei confronti del Mondo Vegetale.
Quindi, lasciamo da parte il nostro abituale antropocentrismo per un’oretta e partiamo alla scoperta di Plantasia!
Lo spettacolo è guidato da Musica e Parole che si alterneranno in scena:
Le parole sono quelle di Giacomo Moro Mauretto, biologo evoluzionista, divulgatore scientifico e fondatore del canale YouTube “Entropy for Life”;
Attraverso vari monologhi originali, scopriremo elementi peculiari e curiosità del mondo vegetale con
l’obiettivo di conoscere meglio i meccanismi della natura e il ruolo che ricoprono nelle attuali questioni
legate al riscaldamento globale.
La Musica è quella del Quintetto Fiati Placard che estenderà la percezione degli argomenti trattati
eseguendo una propria versione inedita completamente acustica dell’album di musica elettronica del 1976 “Mother Earth’s Plantasia” del compositore Mort Garson. L’album, come dichiarato dall’autore in copertina, vuole “aiutare le nostre piante a crescere sane e forti” e costituisce un omaggio al mondo vegetale, testimoniando l’apertura all’idea che questo non sia inerte e passivo ma che celi insospettabili doti “sensibili”. Nella nostra versione i brani assumono un’innovativa caratteristica Classico-Contemporanea attraverso la fusione del gusto raffinato e “easy-listening” del Garson anni ‘70 e delle potenzialità timbriche del quintetto fiati.
Lo spettacolo è pensato per essere fruito da chiunque: a prescindere dall’età e dal contesto nel quale viene messo in scena, rappresenterà una preziosa occasione di crescita culturale, un contatto con mondi artistici spesso lontani, una “lente” attraverso cui vedere il mondo che ci circonda e (forse) il primo passo verso un’esistenza più sostenibile.
Plantasia è un mondo inesplorato per la maggior parte di noi.
Una dimensione alternativa nella quale inconsapevolmente viviamo; perfettamente mimetizzata nella quotidianità e quasi sempre invisibile ai nostri occhi nonostante rappresenti la quasi totalità della biomassa terrestre.
É la condizione imprescindibile della Vita: senza l’attività che viene svolta in Plantasia, il pianeta Terra non sarebbe diverso dagli altri pianeti non idonei alla Vita della nostra galassia.
Non ha mai reso conto di nulla ma lavora sempre per garantirci aria, cibo ed energia;
E noi non abbiamo mai ringraziato.
Ultimamente però stiamo ricevendo messaggi inequivocabili: siccità, eventi climatici estremi e temperature anomale sembrano proprio volerci dire: “così non va bene!”
Lo sfruttamento intensivo delle risorse, la sovrappopolazione e sopratutto l’enorme quantità di Co2 che produciamo come scarto di qualsiasi attività umana, rende sempre più insostenibile il lavoro di fotosintesi che devono svolgere i membri per eccellenza di Plantasia, le piante e gli alberi.
Perché Plantasia è il Mondo Vegetale: ci circonda quasi ovunque, ma raramente ci fermiamo a dedicargli un pensiero e mai ci è venuto in mente di ringraziare un platano per il semplice fatto di esistere e di donarci la vita!
Il nostro viaggio attraverso Plantasia è quindi una dichiarazione d’amore e riconoscenza, ma soprattutto un momento per diffondere conoscenza e consapevolezza nei confronti del Mondo Vegetale.
Quindi, lasciamo da parte il nostro abituale antropocentrismo per un’oretta e partiamo alla scoperta di Plantasia!
Lo spettacolo è guidato da Musica e Parole che si alterneranno in scena:
Le parole sono quelle di Giacomo Moro Mauretto, biologo evoluzionista, divulgatore scientifico e fondatore del canale YouTube “Entropy for Life”;
Attraverso vari monologhi originali, scopriremo elementi peculiari e curiosità del mondo vegetale con
l’obiettivo di conoscere meglio i meccanismi della natura e il ruolo che ricoprono nelle attuali questioni
legate al riscaldamento globale.
La Musica è quella del Quintetto Fiati Placard che estenderà la percezione degli argomenti trattati
eseguendo una propria versione inedita completamente acustica dell’album di musica elettronica del 1976 “Mother Earth’s Plantasia” del compositore Mort Garson. L’album, come dichiarato dall’autore in copertina, vuole “aiutare le nostre piante a crescere sane e forti” e costituisce un omaggio al mondo vegetale, testimoniando l’apertura all’idea che questo non sia inerte e passivo ma che celi insospettabili doti “sensibili”. Nella nostra versione i brani assumono un’innovativa caratteristica Classico-Contemporanea attraverso la fusione del gusto raffinato e “easy-listening” del Garson anni ‘70 e delle potenzialità timbriche del quintetto fiati.
Lo spettacolo è pensato per essere fruito da chiunque: a prescindere dall’età e dal contesto nel quale viene messo in scena, rappresenterà una preziosa occasione di crescita culturale, un contatto con mondi artistici spesso lontani, una “lente” attraverso cui vedere il mondo che ci circonda e (forse) il primo passo verso un’esistenza più sostenibile.
Plantasia è un mondo inesplorato per la maggior parte di noi.
Una dimensione alternativa nella quale inconsapevolmente viviamo; perfettamente mimetizzata nella quotidianità e quasi sempre invisibile ai nostri occhi nonostante rappresenti la quasi totalità della biomassa terrestre.
É la condizione imprescindibile della Vita: senza l’attività che viene svolta in Plantasia, il pianeta Terra non sarebbe diverso dagli altri pianeti non idonei alla Vita della nostra galassia.
Non ha mai reso conto di nulla ma lavora sempre per garantirci aria, cibo ed energia;
E noi non abbiamo mai ringraziato.
Ultimamente però stiamo ricevendo messaggi inequivocabili: siccità, eventi climatici estremi e temperature anomale sembrano proprio volerci dire: “così non va bene!”
Lo sfruttamento intensivo delle risorse, la sovrappopolazione e sopratutto l’enorme quantità di Co2 che produciamo come scarto di qualsiasi attività umana, rende sempre più insostenibile il lavoro di fotosintesi che devono svolgere i membri per eccellenza di Plantasia, le piante e gli alberi.
Perché Plantasia è il Mondo Vegetale: ci circonda quasi ovunque, ma raramente ci fermiamo a dedicargli un pensiero e mai ci è venuto in mente di ringraziare un platano per il semplice fatto di esistere e di donarci la vita!
Il nostro viaggio attraverso Plantasia è quindi una dichiarazione d’amore e riconoscenza, ma soprattutto un momento per diffondere conoscenza e consapevolezza nei confronti del Mondo Vegetale.
Quindi, lasciamo da parte il nostro abituale antropocentrismo per un’oretta e partiamo alla scoperta di Plantasia!
Lo spettacolo è guidato da Musica e Parole che si alterneranno in scena:
Le parole sono quelle di Giacomo Moro Mauretto, biologo evoluzionista, divulgatore scientifico e fondatore del canale YouTube “Entropy for Life”;
Attraverso vari monologhi originali, scopriremo elementi peculiari e curiosità del mondo vegetale con
l’obiettivo di conoscere meglio i meccanismi della natura e il ruolo che ricoprono nelle attuali questioni
legate al riscaldamento globale.
La Musica è quella del Quintetto Fiati Placard che estenderà la percezione degli argomenti trattati
eseguendo una propria versione inedita completamente acustica dell’album di musica elettronica del 1976 “Mother Earth’s Plantasia” del compositore Mort Garson. L’album, come dichiarato dall’autore in copertina, vuole “aiutare le nostre piante a crescere sane e forti” e costituisce un omaggio al mondo vegetale, testimoniando l’apertura all’idea che questo non sia inerte e passivo ma che celi insospettabili doti “sensibili”. Nella nostra versione i brani assumono un’innovativa caratteristica Classico-Contemporanea attraverso la fusione del gusto raffinato e “easy-listening” del Garson anni ‘70 e delle potenzialità timbriche del quintetto fiati.
Lo spettacolo è pensato per essere fruito da chiunque: a prescindere dall’età e dal contesto nel quale viene messo in scena, rappresenterà una preziosa occasione di crescita culturale, un contatto con mondi artistici spesso lontani, una “lente” attraverso cui vedere il mondo che ci circonda e (forse) il primo passo verso un’esistenza più sostenibile.
Plantasia è un mondo inesplorato per la maggior parte di noi.
Una dimensione alternativa nella quale inconsapevolmente viviamo; perfettamente mimetizzata nella quotidianità e quasi sempre invisibile ai nostri occhi nonostante rappresenti la quasi totalità della biomassa terrestre.
É la condizione imprescindibile della Vita: senza l’attività che viene svolta in Plantasia, il pianeta Terra non sarebbe diverso dagli altri pianeti non idonei alla Vita della nostra galassia.
Non ha mai reso conto di nulla ma lavora sempre per garantirci aria, cibo ed energia;
E noi non abbiamo mai ringraziato.
Ultimamente però stiamo ricevendo messaggi inequivocabili: siccità, eventi climatici estremi e temperature anomale sembrano proprio volerci dire: “così non va bene!”
Lo sfruttamento intensivo delle risorse, la sovrappopolazione e sopratutto l’enorme quantità di Co2 che produciamo come scarto di qualsiasi attività umana, rende sempre più insostenibile il lavoro di fotosintesi che devono svolgere i membri per eccellenza di Plantasia, le piante e gli alberi.
Perché Plantasia è il Mondo Vegetale: ci circonda quasi ovunque, ma raramente ci fermiamo a dedicargli un pensiero e mai ci è venuto in mente di ringraziare un platano per il semplice fatto di esistere e di donarci la vita!
Il nostro viaggio attraverso Plantasia è quindi una dichiarazione d’amore e riconoscenza, ma soprattutto un momento per diffondere conoscenza e consapevolezza nei confronti del Mondo Vegetale.
Quindi, lasciamo da parte il nostro abituale antropocentrismo per un’oretta e partiamo alla scoperta di Plantasia!
Lo spettacolo è guidato da Musica e Parole che si alterneranno in scena:
Le parole sono quelle di Giacomo Moro Mauretto, biologo evoluzionista, divulgatore scientifico e fondatore del canale YouTube “Entropy for Life”;
Attraverso vari monologhi originali, scopriremo elementi peculiari e curiosità del mondo vegetale con
l’obiettivo di conoscere meglio i meccanismi della natura e il ruolo che ricoprono nelle attuali questioni
legate al riscaldamento globale.
La Musica è quella del Quintetto Fiati Placard che estenderà la percezione degli argomenti trattati
eseguendo una propria versione inedita completamente acustica dell’album di musica elettronica del 1976 “Mother Earth’s Plantasia” del compositore Mort Garson. L’album, come dichiarato dall’autore in copertina, vuole “aiutare le nostre piante a crescere sane e forti” e costituisce un omaggio al mondo vegetale, testimoniando l’apertura all’idea che questo non sia inerte e passivo ma che celi insospettabili doti “sensibili”. Nella nostra versione i brani assumono un’innovativa caratteristica Classico-Contemporanea attraverso la fusione del gusto raffinato e “easy-listening” del Garson anni ‘70 e delle potenzialità timbriche del quintetto fiati.
Lo spettacolo è pensato per essere fruito da chiunque: a prescindere dall’età e dal contesto nel quale viene messo in scena, rappresenterà una preziosa occasione di crescita culturale, un contatto con mondi artistici spesso lontani, una “lente” attraverso cui vedere il mondo che ci circonda e (forse) il primo passo verso un’esistenza più sostenibile.
“Il viaggio magico” è un’esperienza sonora immersiva che coniuga il racconto orale con la sonorizzazione dal vivo tramite strumenti musicali elettronici.
Nell’ambientazione di un arcipelago vastissimo di isole, con donne e uomini che “fanno cose” normali, ci sono città, paesi, castelli, regnanti, animali, agricoltura, commercio, ma anche maghi, draghi, scuole di magia, spiriti e forze ancestrali misteriose.
“Il viaggio magico” è un lungo viaggio che porta i protagonisti a compiere numerose avventure fino a cogliere, comprendere, cercare, proteggere, ristabilire un equilibrio con sé stessi e con la natura. Nel mondo c’è un equilibrio e ogni cosa, dalla pianta più piccola all’uomo, ha il fondamentale dovere di svolgere il proprio ruolo per mantenerlo. Se si usa la magia, una forza straordinaria, questo equilibrio verrà meno, quindi l’uomo deve imparare a non abusarne.
“Il viaggio magico” è un’esperienza sonora immersiva che coniuga il racconto orale con la sonorizzazione dal vivo tramite strumenti musicali elettronici.
Nell’ambientazione di un arcipelago vastissimo di isole, con donne e uomini che “fanno cose” normali, ci sono città, paesi, castelli, regnanti, animali, agricoltura, commercio, ma anche maghi, draghi, scuole di magia, spiriti e forze ancestrali misteriose.
“Il viaggio magico” è un lungo viaggio che porta i protagonisti a compiere numerose avventure fino a cogliere, comprendere, cercare, proteggere, ristabilire un equilibrio con sé stessi e con la natura. Nel mondo c’è un equilibrio e ogni cosa, dalla pianta più piccola all’uomo, ha il fondamentale dovere di svolgere il proprio ruolo per mantenerlo. Se si usa la magia, una forza straordinaria, questo equilibrio verrà meno, quindi l’uomo deve imparare a non abusarne.
“Il viaggio magico” è un’esperienza sonora immersiva che coniuga il racconto orale con la sonorizzazione dal vivo tramite strumenti musicali elettronici.
Nell’ambientazione di un arcipelago vastissimo di isole, con donne e uomini che “fanno cose” normali, ci sono città, paesi, castelli, regnanti, animali, agricoltura, commercio, ma anche maghi, draghi, scuole di magia, spiriti e forze ancestrali misteriose.
“Il viaggio magico” è un lungo viaggio che porta i protagonisti a compiere numerose avventure fino a cogliere, comprendere, cercare, proteggere, ristabilire un equilibrio con sé stessi e con la natura. Nel mondo c’è un equilibrio e ogni cosa, dalla pianta più piccola all’uomo, ha il fondamentale dovere di svolgere il proprio ruolo per mantenerlo. Se si usa la magia, una forza straordinaria, questo equilibrio verrà meno, quindi l’uomo deve imparare a non abusarne.
“Il viaggio magico” è un’esperienza sonora immersiva che coniuga il racconto orale con la sonorizzazione dal vivo tramite strumenti musicali elettronici.
Nell’ambientazione di un arcipelago vastissimo di isole, con donne e uomini che “fanno cose” normali, ci sono città, paesi, castelli, regnanti, animali, agricoltura, commercio, ma anche maghi, draghi, scuole di magia, spiriti e forze ancestrali misteriose.
“Il viaggio magico” è un lungo viaggio che porta i protagonisti a compiere numerose avventure fino a cogliere, comprendere, cercare, proteggere, ristabilire un equilibrio con sé stessi e con la natura. Nel mondo c’è un equilibrio e ogni cosa, dalla pianta più piccola all’uomo, ha il fondamentale dovere di svolgere il proprio ruolo per mantenerlo. Se si usa la magia, una forza straordinaria, questo equilibrio verrà meno, quindi l’uomo deve imparare a non abusarne.
Sapevi che Groenlandia significa terra verde? Che un giorno Milano sarà una città di mare? Che tutto il pesce dell’Atlantico appartiene ad un unico uomo? E che l’acqua in bottiglia viene principalmente dall’Africa? Personalmente no, e sinceramente, non mi interessa…
Il racconto, la riflessione di un ragazzo rispetto al mondo che lo circonda. Il presente, il passato, ma soprattutto il futuro. Pensieri su grandi sistemi si intrecciano a piccole paure personali che non fanno dormire.
Sogni strani. Scenari apocalittici: Pietro spenna il gallo che canta tre volte, Gesù moltiplica pani e pesci senza sosta, il montone piange il ritorno del figliol prodigo. L’uomo è in pericolo? L’uomo è il pericolo.
Per un teatro concreto, popolare. Senza retorica, buonismi e pietismi. Che dà il pane al pane e il vino lo tiene per sé. Ecologia Capitalista | Dio non fa la differenziata.