Arturo nasce dall’incontro di Laura e Niccolò, registi/autori, e dal loro desiderio di costruire un lavoro che abbia come tema il rapporto con i padri e con la perdita dei padri.

Arturo è diventato la forma della loro memoria, in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si trasformano in pezzi di un grande puzzle.

Un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono anche invitati a partecipare attivamente.

Qual è il rapporto con i padri e cosa resta (resterà̀) alla loro scomparsa?

Arturo vuole trasformare l’autobiografia in atto creativo, con l’intento di rendere una memoria privata collettiva e universale.

Arturo nasce dall’incontro di Laura e Niccolò, registi/autori, e dal loro desiderio di costruire un lavoro che abbia come tema il rapporto con i padri e con la perdita dei padri.

Arturo è diventato la forma della loro memoria, in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si trasformano in pezzi di un grande puzzle.

Un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono anche invitati a partecipare attivamente.

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Arturo vuole trasformare l’autobiografia in atto creativo, con l’intento di rendere una memoria privata collettiva e universale.

Arturo nasce dall’incontro di Laura e Niccolò, registi/autori, e dal loro desiderio di costruire un lavoro che abbia come tema il rapporto con i padri e con la perdita dei padri.

Arturo è diventato la forma della loro memoria, in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si trasformano in pezzi di un grande puzzle.

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