La fragilità ha tanti volti, quello dei bambini nelle case di accoglienza, quello delle persone con disabilità, quello delle famiglie che abitano nelle periferie urbane e che non hanno accesso ai luoghi della cultura per problemi legati alla loro condizione economica e non solo. Ma la fragilità racchiude anche una grande forza, la forza di vivere senza i genitori e mantenere, nel contempo, una rotta, la forza di dare valore al sentirsi diversi e speciali, la forza di uscire da situazioni di marginalità.
Anche la natura è forte e fragile, al tempo stesso, è inarrestabile nel suo fluire, ma fragile nel suo rapporto con l’uomo, che espone gli animali e l’ambiente a pericolose forme di sfruttamento indiscriminato.
Ma fragile è l’umanità in rapporto alla natura, come la crisi climatica sta dimostrando con sempre maggiore evidenza.
Con lo spettacolo “Sulle tracce dell’uomo” vogliamo portare in quei luoghi dimenticati, ai margini, un momento di gioia e di magia ma anche di riflessione su tematiche importanti. Parleremo di sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo, di inquinamento, dell’estinzione di alcune specie animali e lo faremo fornendo spunti utili per un approccio ecologico e sostenibile a questi grandi temi. I nostri piccoli spettatori e le loro famiglie verranno catapultati in un viaggio magico nel mondo della sostenibilità ambientale, a contatto con animali antropomorfi che si racconteranno e ci faranno vedere il loro punto di vista.

La fragilità ha tanti volti, quello dei bambini nelle case di accoglienza, quello delle persone con disabilità, quello delle famiglie che abitano nelle periferie urbane e che non hanno accesso ai luoghi della cultura per problemi legati alla loro condizione economica e non solo. Ma la fragilità racchiude anche una grande forza, la forza di vivere senza i genitori e mantenere, nel contempo, una rotta, la forza di dare valore al sentirsi diversi e speciali, la forza di uscire da situazioni di marginalità.
Anche la natura è forte e fragile, al tempo stesso, è inarrestabile nel suo fluire, ma fragile nel suo rapporto con l’uomo, che espone gli animali e l’ambiente a pericolose forme di sfruttamento indiscriminato.
Ma fragile è l’umanità in rapporto alla natura, come la crisi climatica sta dimostrando con sempre maggiore evidenza.
Con lo spettacolo “Sulle tracce dell’uomo” vogliamo portare in quei luoghi dimenticati, ai margini, un momento di gioia e di magia ma anche di riflessione su tematiche importanti. Parleremo di sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo, di inquinamento, dell’estinzione di alcune specie animali e lo faremo fornendo spunti utili per un approccio ecologico e sostenibile a questi grandi temi. I nostri piccoli spettatori e le loro famiglie verranno catapultati in un viaggio magico nel mondo della sostenibilità ambientale, a contatto con animali antropomorfi che si racconteranno e ci faranno vedere il loro punto di vista.

La fragilità ha tanti volti, quello dei bambini nelle case di accoglienza, quello delle persone con disabilità, quello delle famiglie che abitano nelle periferie urbane e che non hanno accesso ai luoghi della cultura per problemi legati alla loro condizione economica e non solo. Ma la fragilità racchiude anche una grande forza, la forza di vivere senza i genitori e mantenere, nel contempo, una rotta, la forza di dare valore al sentirsi diversi e speciali, la forza di uscire da situazioni di marginalità.
Anche la natura è forte e fragile, al tempo stesso, è inarrestabile nel suo fluire, ma fragile nel suo rapporto con l’uomo, che espone gli animali e l’ambiente a pericolose forme di sfruttamento indiscriminato.
Ma fragile è l’umanità in rapporto alla natura, come la crisi climatica sta dimostrando con sempre maggiore evidenza.
Con lo spettacolo “Sulle tracce dell’uomo” vogliamo portare in quei luoghi dimenticati, ai margini, un momento di gioia e di magia ma anche di riflessione su tematiche importanti. Parleremo di sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo, di inquinamento, dell’estinzione di alcune specie animali e lo faremo fornendo spunti utili per un approccio ecologico e sostenibile a questi grandi temi. I nostri piccoli spettatori e le loro famiglie verranno catapultati in un viaggio magico nel mondo della sostenibilità ambientale, a contatto con animali antropomorfi che si racconteranno e ci faranno vedere il loro punto di vista.

La fragilità ha tanti volti, quello dei bambini nelle case di accoglienza, quello delle persone con disabilità, quello delle famiglie che abitano nelle periferie urbane e che non hanno accesso ai luoghi della cultura per problemi legati alla loro condizione economica e non solo. Ma la fragilità racchiude anche una grande forza, la forza di vivere senza i genitori e mantenere, nel contempo, una rotta, la forza di dare valore al sentirsi diversi e speciali, la forza di uscire da situazioni di marginalità.
Anche la natura è forte e fragile, al tempo stesso, è inarrestabile nel suo fluire, ma fragile nel suo rapporto con l’uomo, che espone gli animali e l’ambiente a pericolose forme di sfruttamento indiscriminato.
Ma fragile è l’umanità in rapporto alla natura, come la crisi climatica sta dimostrando con sempre maggiore evidenza.
Con lo spettacolo “Sulle tracce dell’uomo” vogliamo portare in quei luoghi dimenticati, ai margini, un momento di gioia e di magia ma anche di riflessione su tematiche importanti. Parleremo di sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo, di inquinamento, dell’estinzione di alcune specie animali e lo faremo fornendo spunti utili per un approccio ecologico e sostenibile a questi grandi temi. I nostri piccoli spettatori e le loro famiglie verranno catapultati in un viaggio magico nel mondo della sostenibilità ambientale, a contatto con animali antropomorfi che si racconteranno e ci faranno vedere il loro punto di vista.

La fragilità ha tanti volti, quello dei bambini nelle case di accoglienza, quello delle persone con disabilità, quello delle famiglie che abitano nelle periferie urbane e che non hanno accesso ai luoghi della cultura per problemi legati alla loro condizione economica e non solo. Ma la fragilità racchiude anche una grande forza, la forza di vivere senza i genitori e mantenere, nel contempo, una rotta, la forza di dare valore al sentirsi diversi e speciali, la forza di uscire da situazioni di marginalità.
Anche la natura è forte e fragile, al tempo stesso, è inarrestabile nel suo fluire, ma fragile nel suo rapporto con l’uomo, che espone gli animali e l’ambiente a pericolose forme di sfruttamento indiscriminato.
Ma fragile è l’umanità in rapporto alla natura, come la crisi climatica sta dimostrando con sempre maggiore evidenza.
Con lo spettacolo “Sulle tracce dell’uomo” vogliamo portare in quei luoghi dimenticati, ai margini, un momento di gioia e di magia ma anche di riflessione su tematiche importanti. Parleremo di sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo, di inquinamento, dell’estinzione di alcune specie animali e lo faremo fornendo spunti utili per un approccio ecologico e sostenibile a questi grandi temi. I nostri piccoli spettatori e le loro famiglie verranno catapultati in un viaggio magico nel mondo della sostenibilità ambientale, a contatto con animali antropomorfi che si racconteranno e ci faranno vedere il loro punto di vista.

La fragilità ha tanti volti, quello dei bambini nelle case di accoglienza, quello delle persone con disabilità, quello delle famiglie che abitano nelle periferie urbane e che non hanno accesso ai luoghi della cultura per problemi legati alla loro condizione economica e non solo. Ma la fragilità racchiude anche una grande forza, la forza di vivere senza i genitori e mantenere, nel contempo, una rotta, la forza di dare valore al sentirsi diversi e speciali, la forza di uscire da situazioni di marginalità.
Anche la natura è forte e fragile, al tempo stesso, è inarrestabile nel suo fluire, ma fragile nel suo rapporto con l’uomo, che espone gli animali e l’ambiente a pericolose forme di sfruttamento indiscriminato.
Ma fragile è l’umanità in rapporto alla natura, come la crisi climatica sta dimostrando con sempre maggiore evidenza.
Con lo spettacolo “Sulle tracce dell’uomo” vogliamo portare in quei luoghi dimenticati, ai margini, un momento di gioia e di magia ma anche di riflessione su tematiche importanti. Parleremo di sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo, di inquinamento, dell’estinzione di alcune specie animali e lo faremo fornendo spunti utili per un approccio ecologico e sostenibile a questi grandi temi. I nostri piccoli spettatori e le loro famiglie verranno catapultati in un viaggio magico nel mondo della sostenibilità ambientale, a contatto con animali antropomorfi che si racconteranno e ci faranno vedere il loro punto di vista.

La fragilità ha tanti volti, quello dei bambini nelle case di accoglienza, quello delle persone con disabilità, quello delle famiglie che abitano nelle periferie urbane e che non hanno accesso ai luoghi della cultura per problemi legati alla loro condizione economica e non solo. Ma la fragilità racchiude anche una grande forza, la forza di vivere senza i genitori e mantenere, nel contempo, una rotta, la forza di dare valore al sentirsi diversi e speciali, la forza di uscire da situazioni di marginalità.
Anche la natura è forte e fragile, al tempo stesso, è inarrestabile nel suo fluire, ma fragile nel suo rapporto con l’uomo, che espone gli animali e l’ambiente a pericolose forme di sfruttamento indiscriminato.
Ma fragile è l’umanità in rapporto alla natura, come la crisi climatica sta dimostrando con sempre maggiore evidenza.
Con lo spettacolo “Sulle tracce dell’uomo” vogliamo portare in quei luoghi dimenticati, ai margini, un momento di gioia e di magia ma anche di riflessione su tematiche importanti. Parleremo di sfruttamento delle risorse naturali da parte dell’uomo, di inquinamento, dell’estinzione di alcune specie animali e lo faremo fornendo spunti utili per un approccio ecologico e sostenibile a questi grandi temi. I nostri piccoli spettatori e le loro famiglie verranno catapultati in un viaggio magico nel mondo della sostenibilità ambientale, a contatto con animali antropomorfi che si racconteranno e ci faranno vedere il loro punto di vista.

Arturo nasce dall’incontro di Laura e Niccolò, registi/autori, e dal loro desiderio di costruire un lavoro che abbia come tema il rapporto con i padri e con la perdita dei padri.

Arturo è diventato la forma della loro memoria, in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si trasformano in pezzi di un grande puzzle.

Un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono anche invitati a partecipare attivamente.

Qual è il rapporto con i padri e cosa resta (resterà̀) alla loro scomparsa?

Arturo vuole trasformare l’autobiografia in atto creativo, con l’intento di rendere una memoria privata collettiva e universale.

Arturo nasce dall’incontro di Laura e Niccolò, registi/autori, e dal loro desiderio di costruire un lavoro che abbia come tema il rapporto con i padri e con la perdita dei padri.

Arturo è diventato la forma della loro memoria, in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si trasformano in pezzi di un grande puzzle.

Un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono anche invitati a partecipare attivamente.

Qual è il rapporto con i padri e cosa resta (resterà̀) alla loro scomparsa?

Arturo vuole trasformare l’autobiografia in atto creativo, con l’intento di rendere una memoria privata collettiva e universale.