Di cosa ti occupi? A che progetto stai lavorando ora?
Sono musicista e compositore, spesso mi occupo di regie musicali per compagnie teatrali e circensi. Lavoro soprattutto all’estero, in Svizzera, dove ha sede la Compagnia PerpetuoMobile Teatro, nata dalla collaborazione con Marco Cupellari e Brita Kleindienst. In questo momento sto preparando la colonna sonora per lo spettacolo “Momo” tratto dal libro di Michael Ende. La prima ci sarà il 15 aprile a Winthertur, vicino Zurigo, a seguire mi sposterò in Norvegia e Svezia per la registrazione di un disco e per dei concerti con l’Emiliano D’Auria 4et feat. Luca Aquino.
Da quanto tempo sei socio Smart e cosa ti ha portato a diventarlo?
Sono socio da 3-4 anni, non molto purtroppo. Scoprire Smart prima mi sarebbe stato molto utile: io non ho mai aperto Partita Iva, perciò prima di diventare socio ho lavorato con altre Cooperative oppure, molto spesso, mi proponevano forme di pagamento non regolari. Quando ho capito che la mia passione si stava trasformando in qualcosa di serio, soprattutto con il lavoro in Svizzera, ho cercato delle modalità che mi permettessero di regolarizzare la mia situazione e tramite un amico che era già socio sono venuto a conoscere Smart. Ho partecipato ad una infosession e da subito mi sono sentito a casa, è stato tutto molto semplice e spontaneo.
Raccontaci una difficoltà che hai riscontrato nel lavoro e come Smart ti ha aiutato/a superarla
Smart mi ha aiutato molto, anche con il lavoro all’estero: in Svizzera dovrei pagare l’imposta alla fonte, ma pago anche le tasse in Italia, e la questione della doppia tassazione stava diventando complessa da gestire. Per quanto riguarda l’Italia invece, durante uno dei primi concerti fatti con Smart, il committente mi ha chiesto il certificato di agibilità. Non sapevo cosa fare, io non lo avevo. Ho contattato Cesare, il mio consigliere, che mi ha spiegato che non ne avevo bisogno: ha iniziato lui la conversazione con il committente e subito la questione si è risolta. Mi sono sentito con le spalle coperte, inoltre affidarsi a Smart significa anche liberarsi di una mole di lavoro, permettendomi di essere più tranquillo. So che quando vado a fare un concerto non sono più da solo: dietro di me c’è una struttura che mi supporta e mi tutela.
Se dovessi spiegare a un tuo collega i vantaggi di associarsi a Smart, cosa gli diresti?
Dopo aver scoperto Smart tramite un amico che era già socio, anche io a mia volta l’ho consigliato ad amici che a loro volta si sono associati. Oltre ad alleggerirmi di una grande mole di lavoro burocratico, trovo molto utile avere la possibilità di gestire il budget delle mie attività, con una assoluta trasparenza: con Smart mi sento partecipe e responsabile dell’ aspetto fiscale della mia attività. Facciamo un lavoro intermittente, particolare, Smart ne tiene conto e ci aiuta a valorizzare questa flessibilità. in più, cosa da non sottovalutare assolutamente, non devo più preoccuparmi se un committente è in ritardo con un pagamento perchè so che Smart provvederà a emettere la mia busta paga a prescindere.
Ai miei colleghi ho detto: smettete di lavorare in nero. Come freelance non sei mai in una posizione di forza nei confronti del committente, entrare in Smart è una presa di coscienza dal punto di vista economico: il mio lavoro ha un valore e va giustamente pagato e tassato, grazie a una struttura che mi segue e mi dà forza e consapevolezza.