Da 22 al 25 Maggio 2014 tra Pisa e Pontedera si svolgerà NID Platform, un interessante appuntamento per il mondo della Danza. SMartIt ha deciso di sostenere gli artisti che vi partecipano. Per farvi conoscere meglio questo importante evento abbiamo pensato di proporre una breve intervista a Patrizia Coletta, direttore della Fondazione Toscana Spettacolo, che quest’anno organizza NID Platform.
Ciao Patrizia, ci puoi spiegare cosa è NID e quali sono i suoi obiettivi?
NID Platform – Nuova Piattaforma della Danza Italiana è un “format” operativo che, in un piano integrato di proposte, sia in grado di valorizzare le diverse espressioni del panorama coreografico nazionale, svolgendo un duplice ruolo: allargare e rinnovare l’attuale mercato italiano, facilitando la circuitazione di un maggior numero di produzioni; promuovere e diffondere la più rilevante produzione coreografica italiana presso il mercato internazionale, favorendone la conoscenza presso accreditati operatori e sviluppando scambi tra questi e gli artisti per una maggiore internazionalizzazione della scena.
Cos’altro avete organizzato per sostenere i danzatori e le compagnie di danza?
Nel “quartier generale” di NID-Platform 2014, la Stazione Leopolda di Pisa, si terranno la mattina del 23 e 24 maggio quattro tavoli tematici con traduzione simultanea e la partecipazione di operatori internazionali e nazionali. Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti al pubblico. Venerdì 23 maggio a partire dalle ore 10 si tratteranno gli argomenti: “Danza nei Musei e Centri di Arte Contemporanea” e “Case della danza e mobilità dei giovani artisti: i network a sostegno della creazione”; sabato 24 sempre dalle ore 10 “I luoghi della danza nell’area euro mediterranea” e “Progettazione e produzione: esperienze europee. Esempi di cooperazione, bilateralità e networking”. Inoltre abbiamo invitato le compagnie che non saranno presenti nel programma di spettacoli a partecipare alle giornate, per consentire loro di incontrare artisti e operatori e per ampliare quindi le possibilità di sharing. E grazie a SMartIt potremmo offrire loro l’ospitalità.
Chi sono gli ideatori di questa piattaforma?
Sono gli organismi della distribuzione e della promozione della danza aderenti all’A.D.E.P. (Associazione Danza Esercizio e Promozione in seno a FEDERDANZA-AGIS) riuniti in un R.T.O. ossia un Raggruppamento Temporaneo di Operatori:
FTS – Fondazione Toscana Spettacolo (capofila RTO della NID Platform 2014); A.Artisti Associati – Circuito della Danza del Friuli Venezia Giulia; AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali; ARTEVEN Associazione Regionale per la diffusione del Teatro e della Cultura nelle Comunità Venete; Associazione ArtedanzaE20; Associazione Danzarte – Circuito Danza Lombardia; Associazione Electa Creative Arts; Associazione Enti Locali per lo Spettacolo – Circuito Regionale della danza in Sardegna; Associazione Mosaico Danza/Interplay Festival; ATER Danza – Associazione Teatrale Emilia Romagna; CDTM – Circuito Campano della Danza; Centro Spettacolo Culturale Anymore Soc. Coop/Festival Danza Estate., CRO.ME – Cronaca e Memoria dello Spettacolo; Daniele Cipriani Entertainment, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Fondazione Teatro di Pisa, TPP Teatro Pubblico Pugliese.
Tutti noi “militiamo” nei nostri territori attraverso l’organizzazione di circuiti teatrali o di festival, monitorando gli umori e le necessità degli spettatori ma allo stesso tempo osando aperture programmatiche, consapevoli che il settore della danza ha una particolare esigenza di visibilità. Per questo motivo circa tre anni fa, aprendo un dialogo con il Mibact, abbiamo messo a punto una proposta che non soltanto è stata ben accolta ma ha visto il Mibact come partner fattivo e cofinanziatore dell’operazione insieme alle Regioni in cui si svolge la NID. Infatti una delle linee d’azione fondanti del progetto: è l’idea di una “piattaforma” itinerante, organizzata di volta in volta in una regione italiana, a cura di un organismo capofila (nel caso imminente la Fondazione Toscana Spettacolo) ma in piena condivisione con gli altri membri dell’associazione e le amministrazioni regionali e nazionali.
Quali sono, secondo te, i principali problemi per gli artisti che lavorano nella Danza?
La poca visibilità che ha ancora la Danza, determinata da circostanze storiche e dai poche risorse a disposizione. Si pensi che i Circuiti Regionali hanno potuto avere il riconoscimento per il settore solo dal 2003. Quindi “aprire” i Teatri dei territori regionali alla Danza ha significato grande impegno nella formazione di un pubblico per la Danza. Pensate che nel 2008 l’ETI commissionò una ricerca all’università di Tor Vergata (centro per gli studi economici ed interregionali): su un campione di 12.000 spettatori di danza il 54% era laureato, il 34% diplomato, il 24% specializzato nel ramo (dati evinti dal volume “Spazi per la danza contemporanea” pubblicato da Editoria e Spettacolo a fine 2009). Il pubblico della danza è quindi più colto e specializzato. E’ un elite. Infine le risorse dello Stato destinate alla Danza rappresentano ancora una percentuale esigua: il 2% del FUS.
Oltre agli spettacoli di Danza cos’altro si potrà fare durante i giorni della NID?
Credo poco perché saranno giornate molto fitte di appuntamenti, ma certamente non si può soggiornare nella “città della Torre che pende” senza scoprirne le bellezze e la storia. Si potrà godere della bellezza di Pisa, passeggiando lungo l’Arno e per i vicoli del centro storico ricchi di fascino e animati, di sera, da una frizzante e piacevole “movida” che si è sviluppata anche grazie alla “cittadinanza” dei moltissimi studenti universitari, oltre a frequentare gli ottimi ristoranti e trattorie con una squisita tradizione, il tutto “condito” dalla dolcezza (speriamo!) climatica di fine maggio.
Ci racconti qualche aneddoto di come stai vivendo questo anno di preparativi?
E’ già “aneddoto” poter lavorare con un anno di “respiro”, e non solo, pensate che durante la prima edizione in Puglia, nel 2012, in Toscana stavamo già predisponendo questa edizione e ora, i colleghi della Lombardia stanno impostando la prossima edizione. Progettare nel tempo è un’opportunità di cui ci piacerebbe diventare precursori, grazie a un modello di collaborazione fra realtà territoriali diverse nelle forme, ma affini negli scopi.
Ora siamo quasi alla conclusione di un anno di fervidi preparativi, che si incastrano alle innumerevoli attività che Fondazione Toscana Spettacolo svolge quotidianamente sul territorio Regionale, organizzando attività di distribuzione e promozione e formazione del pubblico in oltre 60 Comuni e utilizzando oltre 80 spazi teatrali. Il tutto in una Regione tra le più vivaci per proposte creative e culturali e che vede la compresenza di un gran numero di organismi e formazioni teatrali e di danza, tra compagnie, teatri stabili e altre istituzioni che operano per lo spettacolo dal vivo. Si consideri che dei 17 partner dell’RTO tre sono proprio operanti in Regione: noi, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee e Fondazione Teatro di Pisa. Quindi, a partire dai partner toscani, dell’RTO è stato fondamentale trovare il giusto equilibrio tra le rispettive vocazioni e competenze, ma una volta identificate le migliori modalità operative è stato interessante trovare la compattezza di “una squadra”, benché i “Toscani” come ben descriveva anche Curzio Malaparte non siano persone morbide ai primi approcci…
La cosa più stimolante, poi, è stata sperimentare sul campo la “viralità” di relazioni che un progetto così ambizioso scateni. Ad oggi abbiamo coinvolto – in progress – partner tra i più diversi, da quelli istituzionali come le Ambasciate a quelli più tecnici come Federalberghi, il servizio di bike-sharing di Pisa, la Società Areoporti ed altri ancora… E’ piacevole infatti constatare che quando si esce dai propri “confini di competenza” le opportunità che lo spettacolo dal vivo offre, con la capacità di mobilitare “capitale umano”, possano intercettare altri settori, bisognerebbe ricordarlo e praticarlo.
Quali sono gli auspici di questa edizione di NIDPlatform?
Vedere realizzati, alla conclusione dei quattro giorni gli obiettivi che ci siamo posti: “Favorire una maggiore visibilità alla qualità artistica della scena produttiva italiana, nel rispetto della pluralità di linguaggi e poetiche che questa esprime, rispondendo alle esigenze di programmazione dei differenti segmenti che compongono il più ampio e variegato panorama della distribuzione e programmazione italiana e internazionale”.
Due parole su Patrizia Coletta – Direttore della Fondazione Toscana Spettacolo
Nata a Torino, laureata in Storia del teatro all’’Università di Torino e con specializzazione in Organizzazione Teatrale presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano. Dal 1992 al 2000 lavora per il Teatro Settimo diretto da Gabriele Vacis, come responsabile di produzione. Dal 2000 è titolare dell’ufficio programmazione del Teatro Stabile di Torino (direzioni Gabriele Lavia e Massimo Castri) per la sede di Torino e per l’ufficio territorio (Circuito) per poi ricoprire dal 2003 al 2005 il ruolo di responsabile della programmazione artistica nella neo costituita Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte. Dal maggio 2005 al maggio 2006 è componente dell’ufficio di coordinamento organizzativo del Progetto Domani del Teatro Stabile di Torino, evento per le olimpiadi 2006 con la Regia di Luca Ronconi. Nel giugno 2006 le viene affidata la responsabilità organizzativa per la riorganizzazione del Circuito del Piemonte a seguito del Commissariamento avvenuto nel 2006. Nel 2008 è nominata Direttore del Circuito Teatrale del Piemonte. Da giugno 2011 è Direttore di Fondazione Toscana Spettacolo.