Sabato 16 novembre alle 16, da Fondazione Feltrinelli a Casa Manzoni, ACTA mette in scena una particolare via crucis per raccontare la “passione” dei professionisti del settore editoriale
Libri, che passione! Laddove passione indica il sentimento ma anche la sofferenza: quella dei professionisti dell’editoria, redattori e correttrici, traduttrici e illustratori “che trainano, un
giorno dopo l’altro, la croce dell’industria culturale”. Un tema su cui Acta, l’associazione dei freelance, riflette da tempo, oggetto di recente di un sondaggio e di interviste condotte da
Redacta (l’iniziativa per l’editoria di Acta) e da cui emerge un’amara realtà: più della metà di coloro che scelgono di dedicarsi al lavoro editoriale, in Italia, guadagna meno di 15.000 euro
lordi l’anno pur lavorando, in media, 40 ore a settimana.
I tempi di pagamento superano i 60 giorni previsti dalla legge e sui contratti sono ormai istituzionalizzate pratiche palesemente illegali (accordi troppo spesso solo orali, “finte” partite iva, clausole fantasiose).
Per migliorare la situazione, Acta ha preparato quattro proposte relative a compensi, riconoscibilità professionale, regolamentazione degli stage, tempi di pagamento e contratti. Ma
nel frattempo, in occasione di BookCity, si ripartirà dalla Passione. E dalle storie. Sabato 16 novembre, alle ore 16, dalla Fondazione Feltrinelli a Casa Manzoni, Redacta traccerà la Via Crucis del lavoro editoriale attraverso sei stazioni – sei luoghi culto dell’editoria milanese – e i tragici racconti e i divertiti aneddoti dei suoi protagonisti. I risultati della ricerca di Acta sono disponibili qui, mentre qui si trovano le quattro proposte per il settore editoriale.