A partire dal 7 maggio, per due volte al mese, le Camere del Lavoro Autonomo e Precario e SMart offriranno uno sportello di consulenza congiunto per tutti i lavoratori che hanno bisogno di assistenza fiscale, legale o sindacale. Uniamo le forze per garantire sempre maggiori tutele ai freelance
Se c’è una cosa che spaventa del lavoro freelance, è la sensazione di essere lasciati a se stessi. Di ritrovarsi soli davanti a un mare di burocrazie, rischi e incertezza che gettano sulla nostra vita, lavorativa e non, lo spettro della precarietà.
I problemi di ogni freelance sono diversi da quelli di qualunque altro: è la condizione tipica di questa forma di lavoro sempre più diffusa nel mondo. Eppure anche così si possono trovare bisogni comuni a tutti i freelance, necessità di tutele di base che valgono e devono valere per tutti.
SMart è nata con questa idea: mettersi insieme per facilitarsi la vita, senza sacrificare la propria autonomia. La sfida di vedersi garantite tutele da dipendente lavorando da indipendente. Ma anche l’idea di rifondare un meccanismo di tutele basato sulla responsabilità reciproca, su un insieme che valga di più della somma delle sue parti. Questa sfida si chiama mutualismo, e SMart la porta già nel nome, oltre che nella sua forma cooperativa. È un modello di associazione a scopo solidaristico che risale agli albori della rivoluzione industriale, quando gli operai iniziarono a immaginare forme di riunione e collaborazione per rispondere all’atomizzazione e allo sfruttamento cui si sentivano condannati sul posto di lavoro. Con una certa ironia della Storia, quella che era una forma primordiale di associazione di lavoratori che avrebbe lasciato il passo al sindacato, una volta conclusa della parabola del Novecento è tornata di attualità.
La domanda da farsi adesso è “come mettere in pratica il mutualismo, oggi?”. È per cercare una risposta che SMart promuove da tempo momenti e strumenti di riflessione e di dibattito, con l’obiettivo pratico di arrivare a costruire una nuova rete di tutele all’altezza delle trasformazioni del lavoro contemporaneo. Parliamo di iniziative teoriche come quelle legate al libro scritto da Sandrino Graceffa, presidente di SMart, e intitolato significativamente Rifare il mondo del lavoro, oppure come la residenza di tre anni di Michel Bauwens a SMart Belgio. Ma anche di tentativi più concreti come la costruzione di una rete con altre associazioni, come per esempio la rete di coworker Multiverso, a Firenze.
La vita del freelance è sfaccettata e complessa, e soprattutto manca di tutta una serie di forme di garanzia che esistono per altre modalità di impiego. Per questo crediamo che i servizi di consulenza fiscale e progettuale proposti da SMart possano e debbano essere coniugati con altre attività, come per esempio legali o sindacali, proposte da altre associazioni di stampo mutualistico.
Tra queste ci sono le Camere del Lavoro Autonomo e Precario. Anche qui il nome dice già molto: il progetto è nato qualche anno fa per inaugurare una nuova forma di sindacato mutualistico, votato a dare una rappresentanza a tutti quei lavoratori, autonomi, freelance, precari, partite iva a basso reddito (vere o false), che una rappresentanza non hanno. Com’è scritto nella presentazione dell’iniziativa, le CLAP “partono dalla necessità di unire ciò che è diviso e ricattabile, il lavoro contemporaneo nella crisi”.
Dopo un primo incontro pubblico di confronto sulla definizione e sulle pratiche del mutualismo contemporaneo, a partire dal mese di maggio SMart e CLAP propongono a Roma uno sportello di consulenza congiunto: un lunedì al mese andiamo a ESC, un venerdì al mese alla sede di SMart al Pigneto.
Primo appuntamento il prossimo 7 maggio, a ESC dalle 17:30 alle 20:30. Seconda data il 18/5 in Via Gattamelata 51 (suonare SMart), dalle 11:00 alle 12:30.
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