Nella percezione comune, il freelance è un solitario. Forse sarà la stessa etimologia a suggerirci questa impressione; la parola free lance, infatti, (che prima si scriveva staccata) risale all’Ottocento, addirittura all’Ivanhoe di Walter Scott, e indica un soldato la cui “lancia” non dipende da nessun padrone in particolare, ma presta libero servizio. Nella lingua e nell’immaginario collettivo questa figura di “guerriero solitario” ha attraversato i secoli per arrivare a descrivere, non senza ragione, la condizione del lavoratore autonomo contemporaneo. E anche noi di SMart non facciamo eccezione: quando parliamo di servizi offerti ai freelance, della consulenza fiscale e delle tutele che offre il nostro sistema mutualistico, spesso prendiamo a modello la figura del singolo lavoratore.
Non tutti i freelance lavorano da soli, però: è freelance anche una compagnia di teatro indipendente che porta in giro il suo spettacolo producendosi da sola, sono freelance anche i gruppi composti da vari professionisti, amici o colleghi, che si mettono insieme per realizzare un progetto ambizioso per un evento o un committente più grande del solito. Quali sono però gli strumenti che permettono a queste persone di lavorare insieme, senza dover costituire un’associazione culturale o una società, aprire una partita iva con oneri e complicazioni di gestione connessi? Normalmente molto pochi, anzi: diciamo nessuno.
Ma fortunatamente c’è SMart! Anche in questi casi il mutualismo può tornare utile: la nostra forma ‘cooperativa’ contempla tra le attività anche i progetti collettivi, portati avanti da diverse persone.
Come si può fare? È molto semplice. A ogni lavoro che SMart fattura per conto di un socio a un committente corrisponde una “scheda attività”. Si tratta di un semplice documento in cui si descrive l’attività che si andrà a svolgere e se ne indica la durata e la retribuzione lorda. Questo documento prevede anche la possibilità che una singola attività sia svolta da più soci, con compiti e retribuzioni definite e la definizione di un responsabile generale del progetto. In sostanza, attraverso il rapporto con SMart si ‘struttura’ il gruppo pur rimanendo all’interno di una cornice agile e flessibile, e di cui soprattutto non dovrai gestire la burocrazia!
Infatti come avviene per i soci singoli, usare SMart semplifica la vita perché sarà la cooperativa a occuparsi della stipula dei contratti e della eventuale apertura del certificato di agibilità, per quanto riguarda il lavoro dello spettacolo. Unica condizione, che tutti i membri del gruppo di lavoro siano già soci di SMart o siano disposti a diventarlo (ricordiamo che associarsi costa solo 50 euro una tantum!)
Quindi, se hai voglia di “unire le lance” con altri, se fai parte di una compagnia, di un gruppo musicale, di un collettivo di artisti o di lavoratori della comunicazione, portare avanti un progetto di gruppo è più facile con SMart!
Contatta uno dei nostri consiglieri per maggiori dettagli: scrivici a info@smart-it.org. Puoi richiedere un appuntamento nelle città di Milano, Roma o Firenze, oppure via Skype da dove vuoi tu!